Sì. Anche se una parte della clientela risiede nella Regione Trentino Alto Adige, da sempre abbiamo svolto incarichi in altre Regioni ed anche all'estero. Il nostro staff è quindi abituato alle trasferte e a confrontarsi con altre realtà socio-economiche.

Per evitare una perdita di competitività con altre società di revisione, le spese di trasferta vengono contenute entro limiti pre-stabiliti e a seconda delle distanze non superano il 15-20% dei corrispettivi professionali. Salvo casi eccezionali sono quindi a forfait e non anche a "piè di lista" per garantire che il costo finale non superi il limite inizialmente pattuito.

La REVI & Partners è stata autorizzata con D.M. 19/03/92 di concerto del Ministero di Grazia e Giustizia e del M.I.C.A. ai sensi della L. N. 1966/39 all'esercizio dell'attività di revisione e certificazione. Inoltre, attualmente è sotto la vigilanza della Consob per gli Enti E.I.P. (Enti di interesse pubblico). Pertanto può svolgere sia revisioni legali ai sensi del Dlgs. 39/2010 e sia revisoni previste da altre leggi.

I motivi per ricorrere a questo importante istituto furono sin dalle origini motivi di immagine e di trasparenza verso l'esterno. Spesso vi sono ragioni di fondo che vanno oltre questa opportunità. Per esempio, si ricorre alla certificazione volontaria per:

• l'ottenimento o il mantenimento di affidamenti bancari alle migliori condizioni;
• garantire la regolarità dei bilanci a terzi fornitori o soci di minoranza o "sleeping partners";
• garantire la regolarità contrattuale con terze parti;
• garantire il "buyer" nell'acquisto dell'azienda o di quote societarie (due diligence);
• garantire la società partecipante della corretta applicazione dei principi contabili;
• altre e diverse necessità o opportunità di dare trasparenza al proprio bilancio nei confronti di terzi stakeholder (es. banche, fornitori, etc.).

Sì. In questo caso si parla di revisione limitata o di "limited review" ovvero, più propriamente di "agreed under procedure". Il ns. lavoro si concentra prevalentemente sulle problematiche amministrativo-contabili segnalateci, con lo scopo di verificare l'affidabilità delle procedure informatiche e dei dati amministrativo-contabili da queste generati. Al termine del lavoro viene emessa una relazione di commento al bilancio o una relazione ad hoc.

L'intervento viene pianificato per ridurre l'impatto sull'organizzazione. La prima fase (Interim) viene svolta prima della chiusura dei conti per analizzare il sistema di controllo interno e per verificare la necessità di interventi correttivi. La fase finale viene svolta normalmente prima dell'approvazione del bilancio da parte del C.d.A. in modo da permettere la sistemazione dei saldi di bilancio, nel caso di significative deviazioni dai corretti criteri contabili. La nostra filosofia è la collaborazione aperta e costruttiva con la società revisionata in modo da evidenziare provvedimenti correttivi che possono migliorare l'affidabilità del sistema di controllo interno e dell'organizzazione amministrativa. Per questo, se richiesto dal committente o se ritenuto strettamente necessario, al termine dell'incarico si emette una lettera di suggerimenti alla Direzione (Management letter).
Altri servizi accessori opzionabili: trattasi di tutti i diversi servizi per il controllo e l'assistenza amministrativo-contabile. Possono riguardare, per esempio, il check-up approfondito dei sistemi di EDP o il check-up della situazione fiscale, il check-up dell'amministrazione del personale, il check-up dei contratti, le "investigation" circa problematiche amministrative interne o con terze parti, il process reingeneering delle procedure amministrativo-contabili, la verifica contabile dei sistemi di reporting, il bilancio consolidato, l'analisi del rispetto di tutte le più diverse normative o disposizioni fiscali, del lavoro, ambientali o emanate da Organismi di controllo. Molto richiesti a supporto delle operazioni di M&A e Buy-Out o di privatizzazione sono i servizi di "due diligence" per la valutazione del patrimonio e per l'analisi dei vincoli e degli aspetti contrattuali o fiscali di riferimento per l'operazione.

I corrispettivi vengono stimati a preventivo in seguito ad una prima intervista con il responsabile amministrativo sulla base del piano di lavoro e delle tariffe normalmente praticate dalla nostra società.
La proposta descriverà gli obiettivi, le modalità di effettuazione dell'incarico, lo staff assegnato, i tempi e i corrispettivi. Quest'ultimi, secondo prassi, restano invariati anche nell'eventualità di un maggiore impegno rispetto alle previsioni. Qualora un considerevole aggravio del lavoro sia dovuto a circostanze imprevedibili, a significativi peggioramenti dell'organizzazione amministrativo-contabile o a sostanziali cambiamenti nell'attività aziendale i corrispettivi sono tempestivamente sottoposti a revisione con il cliente. Analogamente, nel caso di effettivo minore impegno dello staff, i corrispettivi vengono rivisti al ribasso.

Con esclusione degli incarichi "una tantum" o delle revisioni limitate ad hoc, normalmente l'incarico viene conferito per la durata di tre esercizi e può essere riconfermato senza limitazioni temporali. Nel caso delle revisioni legali di enti E.I.P. l'incarico ha durata di nove anni. L'incarico di legge deve essere conferito dall'Assemblea che ne determina il compenso. Nel caso di revisoni volontarie, limitate o "agrrd upon procedures", invece, l'incarico può anche essere conferito dal Consiglio d'Amministrazione.

Sì, ma non in via esclusiva, mantenendo così la ns. società la necessaria libertà di collaborare a seconda delle necessità, con la società partner che si ritiene di volta in volta  più indicata. Società con cui vi sono proficui rapporti di collaborazione hanno sede a Roma e in altre città d'Italia. A loro volta quest'ultime possono essere di supporto, attraverso i network internazionali, per eventuali rapporti con l'estero.

Il team di revisione dipende dalla complessità e durata dell'incarico. Normalmente, a seconda delle dimensioni della società e del relativo ambiente di lavoro, si compone di 2 fino a 5 revisori laureati in economia e commercio, con livelli professionali diversi e con conoscenze della lingua italiana, tedesca e inglese.